Chi Siamo

Il napoletano è una lingua musicale: non a caso è stata musicata. La canzone napoletana   è arrivata in ogni parte del mondo, e dovunque si è fatta apprezzare.  Anche i napoletani sono arrivati, e si sono fatti amare, dappertutto. Perché l’amore è contagioso, e il napoletano, si sa, è uomo d’amore.  Le cose che il napoletano ama di più sono la sua terra, e la squadra che la rappresenta. Napoli, e il Napoli.  Claudio Ciaravolo, psichiatra di nascita e napoletano di professione,ha fondato alla fine del secolo scorso  un giornale online per i napoletani che contenesse tre elementi: la musicalità, la lingua napoletana, e Il Napoli. A rappresentarne la sintesi, una poesia in rima baciata (o alternata),  rigorosamente in napoletano, avente come soggetto (non come oggetto!) ogni partita giocata  dal Napoli.  Messa sul sito “ilnapoli.it” (in italiano, per favorirne la diffusione e la rintracciabilità: dieci anni fa, col web c’era assai minore dimestichezza di adesso), questa  poesia, puntualmente messa in rete dopo che gli azzurri l’avevano messa in rete (quando andava bene: ma anche quando andava male, e in quel periodo accadeva sovente…), è diventata in breve un punto di riferimento per i tifosi azzurri sparsi per il mondo. E non più spersi, grazie ad internet. E – (im)modestamente –  agli sforzi di tutti quelli che,se pur saltuariamente lavoravano alla realizzazione de ilnapoli.it.  Cinque anni dopo: nel 2004, il web era ormai  molto più diffuso, e sempre più persone vi sguazzavano dentro. Era venuto il momento  di dare a questo giornale,sempre più letto,il titolo che gli spettava  di diritto: “Onapule”.Ovviamente punto it.  Questa decisione non ha comportato la scomparsa de “ilNapoli”,  diventato un giornale online parallelo a “ONapule”. Invece dell’editoriale in rima in napoletano, “ilnapoli” racconta sempre in rima,ma in italiano in italiano l’ultimo incontro degli azzurri: e non si ferma qui.  “Ilnapoli” ospita infatti anagrammi, epigrammi ed editoriali sui giocatori del Napoli, e sui dirigenti della società.   La cifra di entrambi i giornali è quella della rima e del gioco di parole.”Gli unici giornali in cui le parole contano più dei fatti”. Nel 2006  le testate “ilnapoli” e “ “onapule” vengono registrate presso il Tribunale di Napoli come settimanali online. Direttore Responsabile di “ “ONapule” è Antonio Manzo, giornalista, psichiatra, ma soprattutto epigrammista, anagrammista e in/fatic/abile giocatore di parole, all’interno della redazione fin dall’inizio. Ad aiutarlo,solo a parole,Giuseppe de Lucia e Olympia Pratesi. Per tutto il resto c’è da sempre , un webmaster napoletano doc, pronto già durante la partita a mettere in rete in tempo record i successi de Il Napoli ( rO’ Napule). Dal 1999 su tutto quello che viene pubblicato su www.onapule.it (e su www.ilnapoli.it) Claudio Ciaravolo continua ad avere spesso la prima parola e sempre l’ultima parola.

Per festeggiare il nostro settimo anno, il terzo della gestione De Laurentiis, provammo a comporre questi versi bene auguranti. Oggi che siamo in A ci piace ricordarlo senza malinconia.

A’ piccerille, tutte quante, sì,
dint’a scola scriveveme: A, B, C.
Invece mò (che bella nuvità!)
avimma fa ‘o cuntrario: C, B ,A.
Pe scriv’a B, doje anne:un grande cruccio,
(ma se sape c’o Napule è nu ciuccio….)
Adesso basta, amma fa chiù veloce:
non cia  facimme chiù a purtà sta croce.
Amice belle, chest’e  ‘a verità:
ce manca comme ‘o ppane, ‘a Serie A!
L’amma piglià chest’anno: adesso, mò.
Cu Iezzo, Montervino e Calaiò,
insiem’a Cannavaro, a Grava, e a Bucchi;
senza mbruoglie e pastette, senza trucchi.
A’società ce pò servì a puntino,
perché come diggì ce sta Marino:
l’allenatore è ‘o mitico  Eddy Reja
(che ne vuò fa d’a Maronn’e Pumpeia?)
Teniamo pure un grande Presidente:
Aurè, di calcio ne sai poco e niente,
ma sì nu produttore ‘e qualità.
Propio pe chesto nun ce può tradì:
ca “CINEMA” accummencia cu na C,
ma quant’è vero Iddio, fernesce in A!

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